L’amore rivoluzionario
Introduzione
Mentre ero per strada in una trance vibrante
Mi sono chiesto cosa fosse l’amore rivoluzionario
Ho visto un po’ anche io la Madonna
Fermandomi sul bordo della tangenziale
Con teste geometriche
Di calcoli esoterici
Arti come sedie
Accatastate nei robivecchi
Di una complessità indescrivibile di vie d’ombra
Di strisce e quadri in variazioni di verde
I campi coltivati nella metropoli romana.
Ti dirò:
Difficilissimo come un enigma
Darci un capo una coda a sta roba
In cui tutte le idee e le persone tirano avanti
Ognuna foglia d’erba promessa quercia
Ognuna nel frammento di specchio infranto
Solo e vicinissimo a non esserlo
Nella mano di un vetraio profetico.
Mi dirai:
Sembra la storia di quel serpente
Lungo sette miglia,
Ma il serpente di cristallo
Infranto sul pavimento.
Stanotte, quando sarò sbronzo,
Chiedimi cosa sia l’amore rivoluzionario,
Traccerò un labirinto nella polvere amara
Della tua fantasia annoiata
Ti mostrerò mano nella mano la strada
Che avevo anche io dimenticato.
Riconoscendoti in una strofa,
Vagirai eccitata.
Tu sei la regina
Di questo amore rivoluzionario!
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